Con Delibera di Giunta del 21 Agosto 2023 n° 191 è stato dato incarico agli uffici comunali di riaprire i termini temporali relativi alla presentazione di Manifestazioni di interesse finalizzate alla formazione della variante 7 al Piano degli Interventi (P.I.).
L’attuale versione vigente del Piano degli Interventi (il cosiddetto “Piano del Sindaco”) è la Variante 6B che è stata adottata con Delibera del Consiglio del 4 Gennaio 2021 n° 63.
Nel frattempo, peraltro, sono state adottate altre due varianti, puntuali, al PI:
- 7A adottata con Delibera del Consiglio n° 45 del 30 Novembre 2022 concernente l’adeguamento normativo relativo alle previsioni disposte dallo studio di microzonazione sismica;
- 7B adottata con Delibera del Consiglio n° 10 del 11 Gennaio 2023 relativa al cambio di grado di protezione di alcuni manufatti posti nel centro storico (Villanella);
nelle prossime settimane dovrà essere definita la Variante 7 che andrà ad aggiornare la Variante 6B.
La Variante al Piano degli Interventi, di fatto, è il documento con il quale l’Amministrazione comunale definisce a quali richieste di modificazione territoriali e delle destinazioni d’uso in vigore dare l’approvazione tra le molteplici presentate dai soggetti aventi diritto.
Le Manifestazioni di Interesse presentate ad oggi sono 133.
Di queste:
- 58 erano state presentate prima della riapertura dei termini (prima del 21.08.2023)
- 75 sono state presentate a seguito della riapertura dei termini deliberata dalla attuale Giunta.
Con l’adozione della Variante 7, di fatto, il Comune sarà tenuto ad approvare quelle richieste di manifestazione di interesse che avrà ritenuto accettabili. Si tratterà di una serie di ampliamenti urbanistici sia di superficie sia di volume.
Il totale delle richieste presentate assomma a
- 84.471 metri cubi di Residenziale,
- 22.778 metri cubi di Commerciale
- 4.715 metri cubi di altra natura.
Praticamente un altro paese…..
Vanno anche sottolineate alcune cose:
- 47 richieste presentate riguardano trasformazione da Area Agricola ad Aree residenziali o Commerciale, per 55.300 metri cubi residenziale su 227.948 mq, 14.000 Commerciale su 52.033 mq, 4.090 metri cubi altra destinazione su 175.018 mq.
- 8 richieste presentate riguardano trasformazioni per Campeggi per 51.325 metri quadrati;
- 6 richieste presentate riguardano trasformazioni per Alberghi per 38.949 metri quadrati;
- Le richieste volte all’ottenimento della riduzione al 50% dell’importo previsto per la perequazione (voluta dall’attuale Giunta per “favorire gli insediamenti di prime case e di giovani famiglie”) sono: 1
- 4 richieste per modifiche nel centro storico di Lazise (ATO I1)
- 24 richieste per modifiche nel centro di Lazise Capoluogo (ATO I2)
- 11 richieste per modifiche nei campeggi (ATO I3)
- 3 richieste per modifiche in zona Produttiva (ATO I4)
- 1 richiesta per modifiche in zona Produttiva (ATO I5)
- 9 richieste per modifiche in zona Colà Alto (ATO Aa1)
- 11 richieste per modifiche in zona Vallesana (ATO Am1)
- 23 richieste per modifiche in zona Pacengo (ATO Am2)
- 12 richieste per modifiche in zona Colà (ATO Am3)
OCCUPAZIONE DEL SUOLO A LAZISE
La progressione negli ultimi anni di copertura del suolo analizzata da ISPRA è riportata nelle tabelle che seguono:
in valore assoluto degli Ettari (584,61 nel 2022
in termini percentuali (9,25% nel 2022)
Qui di seguito, in sintesi, i valori percentuali di riferimento in Italia, Veneto e Verona città:
Area | Suolo consumato 2022 [%] |
Italia | 7,14 |
Veneto | 11,88 |
Verona | 13,3 |
Lazise | 9,25 |
Va però evidenziato un aspetto importante:
Il Comune di Lazise si estende su 64,95 km quadrati che corrispondono a 6.495 ettari. La superficie occupata dalle terre emerse è 30 km quadrati corrispondente a 3.000 ettari.
DI fatto i valori relativi all’occupazione del suolo, se riferiti alla parte occupata da terre emerse e non al totale delle superfici comunali, sono più che doppie.
Infatti, la percentuale di occupazione del suolo nel Comune di Lazise riferita alle terre emerse è del 19,48 % cioè, ben al di sopra di tutti i riferimenti.
Se poi consideriamo che la maggior parte dell’occupazione del suolo è presente nella cosiddetta “fascia – lago” abbiamo la conferma numerica di quello che a occhio nudo e ben visibile anche solo da Google maps: praticamente siamo messi come Manhattan!
SUGGERIMENTI PER COME GESTIRE L’ESAME DELLE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PRESENTATE PER LA VARIANTE 7 DEL PIANO DEGLI INTERVENTI
Per quanto riguarda le richieste relative a modificazioni per favorire la realizzazione di Abitazioni per residenti (Prima casa) le stesse, stante la situazione di progressivo spopolamento del paese, potranno essere certamente – nei limiti del rispetto degli strumenti urbanistici vigenti – favorite.
Parimenti, stante il progressivo depauperamento del comparto manufatturiero e commerciale del comune, le richieste volte a nuovi insediamenti manufatturieri e commerciali potranno essere – sempre nei limiti degli strumenti urbanistici vigenti – favorite.
Riteniamo che quanto alle richieste di modificazione dell’attuale situazione urbanistica per quanto attiene alle finalità turistico ricettive, le stesse debbano essere prese in considerazione avendo a monte ben chiaro quale vuole essere l’(ulteriore) sviluppo turistico del paese di Lazise.
Riteniamo che sia arrivato il momento (in realtà lo si sarebbe dovuto fare anni fa) di definire un obiettivo massimo di numero di presenze auspicabili nel territorio comunale, sia con riferimento alla contemporanea presenza, sia con riferimento al numero totale annuo.
Il denominatore comune da prendere in considerazione pare essere inequivocabilmente il numero di posti letto disponibile.
Questo indicatore si riflette:
- sul numero di potenziali presenze contemporanee (definite “Arrivi”)
- sul numero di potenziali presenze totali (definite “Presenze”)
La classificazione delle strutture ricettive definita dalla Regione Veneto è la seguente:
1. ALBERGHIERE
- Hotel Albergo
- Albergo Diffuso
- Residenza turistico alberghiera
- Villaggio Albergo
2. STRUTTURE ALL’APERTO
- Campeggio
- Villaggio Turistico
- Marina Resort
3. COMPLEMENTARI
- Bed & Breakfast
- Alloggio Turistico
- Unità Abitative ammobiliate (Residence, Appartamenti vacanze)
- Case per Vacanze
- Rifugio Alpino
4. STRUTTURE IN AMBIENTI NATURALI
- Case sugli Alberi
- Botti
- Alloggi Galleggianti
- Palafitte
- Grotte
5. ALTRE TIPOLOGIE DI OSPITALITA’
- Agriturismo (LR n° 28/2012)
Al fine di individuare i range di riferimento per l’implementazione delle azioni rivolte alla razionalizzazione dello sviluppo turistico ricettivo, serve definire per ciascuna tipologia di struttura ricettiva (così come definita dalla Regione Veneto):
- l’attuale numero di posti letto esistenti nel Comune;
- il numero di posti letto autorizzati e non ancora realizzati o in corso di realizzazione;
- il dimensionamento massimo di posti letto
Nella definizione del numero massimo dei posti letto per ciascuna tipologia di struttura ricettiva, si dovrà tener conto:
- dei valori già esistenti ed autorizzati
- della pressione del carico urbanistico derivante da strutture ricettive nei diversi Ambiti territoriali (ATO)
ALCUNE CONSIDERAZIONI
La pressione del carico urbanistico derivante dai campeggi (alla quale fa riferimento l’80% circa degli arrivi e delle Presenze e che si concentra sulla fascia Lago) fa emergere chiaramente la necessità di contingentarne lo sviluppo, se non addirittura non autorizzando altre aree a destinazione campeggio a meno di una corrispondente chiusura di preesistenti strutture.
Non pare opportuno concedere modificazioni tese allo sviluppo di aree a campeggi e agricampeggi nemmeno nell’entroterra, stante l’enorme capacità di catalizzazione degli Arrivi e Presenze che queste strutture hanno dimostrato di saper assicurare.
Nelle concessioni di qualsiasi struttura ricettiva dovrà essere prescritta la realizzazione di posti letto per il personale dipendente e funzionale alla struttura ricettiva, nello stesso contesto.
Le modificazioni, concernente le attività turistico ricettive, accordate ed autorizzate con le precedenti versioni del PI che non siano ancora state realizzate, previa verifica dell’inesistenza di particolari motivazioni per la non realizzazione, potranno essere ritirate anche in base alla specifica prescrizione esistente nel PI.