Come tutti sappiamo il comune di Lazise ha una ricettività turistica molto importante, la parte del leone la fanno le strutture Open Air, cioè, Campeggi e Villaggi Turistici.
Spesso le due tipologie di strutture vengono associate ma differiscono per alcune caratteristiche che sono elencate nella Legge Regionale del Turismo 11/2013.
Nella tabella che segue sono evidenziati i dati disponibili sul sito della Regione (NB: stiamo cercando da oltre 6 mesi di avere gli analoghi dati dal Comune)

Le norme che regolano il settore sono di emanazione statale e regionale: Codice del 23/05/2011 n. 79
CODICE DELLA NORMATIVA STATALE IN TEMA DI ORDINAMENTO E MERCATO DEL TURISMO
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2011
Codice del turismo rappresenta la principale fonte normativa nazionale a tutela del turista, con il quale è stata recepita nell’ordinamento interno la normativa europea in materia.
Il Codice, finalizzato a garantire un’estesa ed effettiva tutela del turista-consumatore, è stato oggetto di importanti interventi di riforma ad opera del d.lgs. 21 maggio 2018, n. 62 (in attuazione della direttiva UE 2015/2302 relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, che modifica il regolamento CE n. 2006/2004 e la direttiva 2011/83/UE ed abroga la direttiva 90/314/CEE) e, da ultimo, del d.l. 17 marzo 2020, n. 18 (convertito con legge 24 aprile 2020, n. 27).
E in Veneto?

Con la Legge Regionale numero 11/2013 Regione Veneto ha regolamentato il settore turistico. Per quanto riguarda il turismo all’aperto l’articolo 26 individua le seguenti due tipologie di strutture ricettive:
- Campeggi
- Villaggi turistici
la stessa Legge Regionale definisce tali tipologie ricettive aperte al pubblico, a gestione unitaria, che offrono ai turisti, in un’area recintata, alloggio in allestimenti mobili o in unità abitative.
Sono allestimenti mobili gli allestimenti per il pernottamento nella struttura ricettiva all’aperto, installati sulle apposite piazzole dal titolare della struttura ricettiva o dai turisti, quali tende, roulotte, camper, caravan e case mobili.
Nella definizione data dal legislatore
- campeggi, o camping le strutture ricettive all’aperto con capacità ricettiva totale o prevalente in allestimenti mobili installati dai turisti e con eventuale capacità ricettiva residuale in unità abitative o allestimenti mobili installati dal titolare;
- villaggi turistici le strutture ricettive all’aperto con capacità ricettiva totale o prevalente in unità abitative o allestimenti mobili installati dal titolare e con eventuale capacità ricettiva residuale in allestimenti mobili installati dai turisti.
La differenza sostanziale tra le due tipologie di strutture è la capacità ricettiva di posti letto offerti direttamente dalla struttura all’ospite.
Oltre le due normative sopracitate le strutture ricettive devono seguire le normative locali. Nel Comune di Lazise, queste sono elencate nelle NTO (norme tecnico operative) de PI (Piano degli Interventi) 6/B attualmente in vigore.

L’articolo 22 delle NTO disciplina, tra le altre cose, la possibilità e il modo di installare le MOBIL HOME, nonché la quantità massima installabile.
Punto 16 UNITA’ ABITATIVE MOBLI:
Per i turisti sprovvisti di propri mezzi di pernottamento i Campeggi possono disporre di unità abitative mobili, quali tende, roulotte o caravan, MOBIL HOME o maxicaravan, autocaravan o camper nei limiti e con le prescrizioni che seguono:
- gli allestimenti mobili di pernottamento, come sopra elencati, non sono soggetti a permesso di costruire o altro titolo edilizio e a tal fine devono:
- conservare i meccanismi di rotazione in funzione
- non possedere alcun collegamento permanente al terreno e gli allacciamenti alle reti tecnologiche devono essere rimovibili in ogni momento
- le mobilhome, in base alla capienza per cui sono tarate, non devono superare il soddisfacimento del 50% della ricettività stabilita per il Campeggio;
- le roulotte o caravan e i camper o autocaravan, che non siano di proprietà del campeggio (cosiddetti stanziali), devono essere rimossi dalle aree dei Campeggi nei periodi di inattività degli stessi, e ciò ad iniziare dalla scadenza di due anni (24 mesi) dopo l’approvazione del primo PI (21.12.2011).
Ne ricaviamo che il numero delle MOBILHOME non deve essere determinato in base alle piazzole esistenti ma in base alla capacità ricettiva massima dichiarata.
Purtroppo, in Comune non abbiamo ancora capito se questo dato (capacità ricettiva) è censito in maniera puntuale ed aggiornato. La mancanza di tale dato rende di fatto impossibile sapere se vengono rispettate le regole delle NTO.
DOMANDA: QUALCUNO HA MAI CONTROLLATO FINO AD OGGI?
Per esempio, un campeggio con una capienza massima di 1.000 persone potrebbe disporre di un numero di MOBIL HOME con una capienza massima di 500 persone.
Vale a dire: su 1.000 persone nel campeggio, nelle MOBIL HOME potrebbero soggiornare massimo 500.
Di fatto questa prescrizione recepisce la normativa regionale laddove si prevede che nei Campeggi siano “prevalenti” le piazzole.
Il controllo sul rispetto di questa prescrizione spetta al Comune. Il problema è che nessuno ha mai fatto un controllo e non si conosce con esattezza né la ricettività massima di ciascun campeggio, né il numero di MOBIL HOME e la relativa capacità ricettiva.
Andiamo avanti così!
COSA SIGNIFICA AVERE TUTTE QUESTE MOBIL HOME?
Sicuramente con le Mobil home i Campeggi hanno offerto servizi più moderni, trasformando le strutture in veri e propri “villaggi turistici” aumentando in maniera significativa la tipologia dell’offerta e, quindi, la remunerazione; alcuni Campeggi offrono servizi tali da fare concorrenza agli alberghi.
Queste opportunità sono state ampiamente sfruttate grazie a carenze legislative evidenti.
Un certo lassismo dei controllori ha di fatto dato via libera a operazioni di lottizzazione sotterranea ad uso e consumo dei campeggiatori.
Perché si può parlare di lottizzazione sotterranea? I campeggi “vecchio stile” non necessitavano di sottoservizi, al massimo ogni piazzola poteva essere dotata di una colonnina con presa elettrica. Docce e bagni erano posti in strutture ad uso comune, solitamente un bar ristorante e un piccolo supermercato completavano l’offerta.
Per posizionare le MOBILHOME non sono necessari autorizzazioni edilizie o pareri della commissione paesaggistica. È sufficiente che siano dotate di meccanismi di rotazione (ruote per lo spostamento) per la movimentazione.
La questione preoccupante è che queste MOBIL HOME necessitano di allacciamenti (che vengono definiti temporanei ma che di fatto sono permanenti) per lo scarico delle acque nere, per la fornitura delle acque bianche e per l’energia elettrica.
Se si volesse costruire 1 casa o 100 case si dovrebbe redigere una pratica edilizia o un PUA (piano urbanistico attuativo) e richiedere – e pagare – le relative autorizzazioni per allacciamenti e scarico.
In definitiva, la presenza di queste MOBIL HOME necessita di opere al servizio delle stesse che però sono stabili e definitive, senza essere assoggettate alla regolamentazione ed ai pagamenti che tutte le altre strutture dotate degli stessi allacciamenti sono tenute ad avere.
Tutto questo senza considerare la moltiplicazione degli allacciamenti ed il proliferare dei consumi di acqua e della produzione di reflui dai servizi igienici.
COME STA PROCEDENDO IL COMUNE DI LAZISE?
Come detto, il Comune di Lazise, in relazione alle caratteristiche morfologiche del basso lago, è – tra i comuni rivieraschi – quello con il maggior numero di campeggi.
Quindi i temi sopra evidenziati, si amplificano e trovano a Lazise la massima espressione.
Come sta cercando di intervenire l’amministrazione comunale?
I segnali non sono rassicuranti:
- per iniziare è stato previsto un PI (Piano degli Interventi) apposito per i Campeggi;
- per continuare stiamo assistendo ad una progressiva assegnazione di spiagge fino a ieri ad uso pubblico, in via esclusiva ai campeggi;
- per finire c’è la questione Campeggio Comunale:
È un caso illuminante il piano di ristrutturazione del campeggio comunale dal costo preventivato “mostruoso” di 6.530.000,00 euro (Mobil home escluse) da pagare con un mutuo trentennale del costo di 250.000 euro all’anno di interessi, che prevede il rifacimento di tutta la struttura sottoservizi compresi.
Il Comunale è l’unico campeggio del comune di Lazise che dall’inizio ha avuto i Bungalow in muratura. Il progetto di riqualificazione prevede l’abbattimento e la sostituzione con MOBIL HOME (forse per risolvere il problema di tutti gli altri campeggi?)
Se da una parte la qualificazione dell’offerta turistica è sicuramente aumentata, dall’altra parte lo scotto da pagare è stata la cubatura fantasma che dilaga sulle sponde e nell’entroterra (sono infatti iniziati da qualche anno le realizzazioni di agri camping con MOBIL HOME anche in mezzo ai campi) del Lago di Garda.
Un panorama già profondamente sfregiato che viene riempito da condomini di plastica e ferro distribuiti senza soluzione di continuità soprattutto nel comune di Lazise.
Se l’intenzione dell’amministrazione è quella di adeguare il campeggio comunale alla stregua delle altre strutture private, presto ci saranno decine di MOBIL HOME addirittura nel cuore di Lazise. Siamo sicuri che la parola RIQUALIFICAZIONE che viene usata per definire l’intervento sia adeguata?