OGGETTO: EMENDAMENTO ai sensi dell’Art. 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale avente per oggetto:
“Ridefinizione Piano Triennale delle Opere Pubbliche: Modifica voce << MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DEL PORTO DI PACENGO – REVISIONE PROGETTO >> e rimodulazione altre voci del Piano”
PREMESSA
Con Delibera di Giunta n° 194 del 28.08.2023 avente per oggetto:
“Manutenzione straordinaria del porto di Pacengo – formalizzazione impegni dell’amministrazione al fine della formalizzazione istanza di contributo preliminare alla regione veneto ai sensi della dgr 839/2023.”
È stato approvato lo studio preliminare per la sistemazione del Porto di Pacengo e approvato il relativo Quadro economico di spesa.
Con Delibera di Consiglio Comunale n° 65 del 28.11.2023 è stato successivamente approvato (con il voto contrario – motivato per iscritto – di Lazise Civica) il Programma triennale delle opere pubbliche 2023-2024-2025 che prevedeva tra le altre opere, la “Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo – Dragaggio e Bonifica – 1° Intervento“ per l’importo di 1.065.000,00 a valere sull’annualità 2023.
Tale intervento è stato deliberato in assenza di un progetto ma solamente con la definizione di un (sommario) “quadro economico” redatto dagli uffici comunali.
Con Determina dell’Unità Organizzativa Lavori Pubblici del Comune n° 503 del 27/12/2023 redatta dal Geom. Zanini è stato determinato di affidare -direttamente- l’incarico professionale all’Ing. Prinzivalli per la “Progettazione tecnico economica dei lavori di <<Manutenzione straordinaria del porto di Pacengo opere di dragaggio e messa in sicurezza delle banchine>>.
Questo incarico, ovviamente, è stato conferito perché non esiste un progetto redatto da un esperto competente in sistemazione dei Porti che preveda il “palancolato” e, nonostante ciò, è stato già definita la tipologia dell’intervento che sarà realizzato. E’ stato, quindi, incaricato un professionista di redigere un progetto: NON per la migliore soluzione da effettuare, ma per realizzare quello che qualcuno (vorremmo sapere chi?) ha ritenuto essere la soluzione migliore.
Si intendono in questa sede richiamate integralmente tutte le motivazioni che Lazise Civica aveva fornito -per iscritto- in occasione del voto contrario alla Delibera di Consiglio Comunale n° 65 del 28.11.2023 che approvava il Piano Triennale delle Opere ove era inserito questo intervento.
Si ricorda in sintesi che l’intervento – per come ora è stato pensato (e non ancora progettato) – prevede il dragaggio dei fanghi del porto per poi stoccarli in una intercapedine che deve essere realizzata con delle “palancole in ferro” tra l’attuale molo del porto e l’interno del porto stesso.
La cifra di 1.065.000,00 si riferisce al solo importo per il dragaggio, la realizzazione delle palancole e l’immissione dei fanghi nell’intercapedine. Infatti – opportunamente – nel testo del Piano delle opere 2024-2025-2026 dove è inserita la voce in questione ripresa dal Piano 2023-2024-2025, la dicitura riporta “1° Intervento”. Perché ovviamente fatto quell’intervento si deve ancora iniziare a sistemare il Porto.
Giova precisare che in base ai documenti ricevuti dagli uffici competenti a seguito della richiesta di Accesso agli atti elevata da Lazise Civica, abbiamo appreso:
- Non esiste un preventivo economico specifico per lo smaltimento dei fanghi in discarica, contrariamente a quanto era stato dichiarato circa un costo superiore ai 6 milioni di euro.
- Il parere rilasciato dal laboratorio competente incaricato dell’esame dei fanghi (T-LAB “Parere ed Interpretazioni caratterizzazione del Rifiuto” il 3 Marzo 2023 n° 2231622/3/4), li classifica come RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO mentre invece tale dicitura, nella delibera di approvazione dell’intervento ed in tutti gli atti deliberati, “diventa” RIFIUTO INQUINANTE (SIC!). Con RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO si intendono tutti quei rifiuti che non contengono sostanze nocive, pericolose o infette per l’ambiente e dunque non rappresentano un concreto pericolo per l’ecosistema
- L’ARPAV che è l’Ente competente in materia di rifiuti, ha specificato che lo smaltimento dei fanghi derivanti dal dragaggio nel lago è consentito a termini di legge.
Il Porto di Pacengo non viene dragato da oltre 30 anni. Se, come più volte sin qui ricordato, il dragaggio del Porto di Pacengo fosse stato realizzato ogni 5 anni, non saremmo qui ad analizzare la soluzione proposta con le palancole, ma avremmo smaltito i fanghi …….. nel lago, come facciamo normalmente per il Porto di Lazise e come fanno tutti gli altri porti del Lago di Garda.
Con il presente EMENDAMENTO, ferma restando la conferma della priorità da assegnare all’intervento di manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo, si chiede che venga riesaminata la tipologia di intervento, facendo individuare la migliore ipotesi di soluzione da tecnici specializzati nella manutenzione dei porti (e non di chiedere ad un progettista di realizzare quello che qualcuno ha pensato) in modo da realizzare un intervento corretto, economico ed efficiente.
Si ricorda che già con Delibera di Giunta Comunale n° 263 del 30.12.2021 era stato approvato (e pagato) lo “Studio di fattibilità dell’intervento di “Sistemazione di parte dell’area interportuale di Pacengo e Lazise” – Approvazione, successivamente abbandonato per la successiva questione relativa alla quantificazione economica per lo smaltimento dei fanghi di risulta. Questo elaborato si ritiene contenesse proposte di soluzioni ed elementi di notevole interesse.
Si evidenzia infine che della cifra posta nel Piano Triennale delle Opere pubbliche alla voce relativa alla manutenzione del Porto di Pacengo (1.065.000,00) solamente 135.000 euro sono da riferirsi alle operazioni di dragaggio. Il resto della cifra è dovuto al costo per stoccare i fanghi nel porto.
Alcune ultime considerazioni:
- smaltendo i fanghi in 6 tratti diversi del lago (come se avessimo fatto il dragaggio ogni 5 anni), con un importo inferiore a quello attualmente previsto, realizzeremmo probabilmente tutti i lavori (e non solo la prima parte) in un tempo molto minore.
- Se il problema dei fanghi si fosse verificato nel Porto Vecchio di Lazise, avremmo ipotizzato di realizzare le palancole?
Questo emendamento è finalizzato a rivedere l’impostazione dell’intervento di Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo rispetto alla attuale ipotesi, in modo tale da poter realizzare un intervento migliore, più tempestivo, meno invasivo e con un risparmio economico previsionale a valere sul 2024 stimabile in almeno 500.000 euro su detta annualità.
Visto lo schema di bilancio 2024-2026 ed i suoi allegati, approvati dalla Giunta Comunale con DGC n. 24 del 12.01.2024 e presentati al Consiglio Comunale;
Visti l’art. 174 del D.Lgs. n. 267/2000 e l’art. 12 del vigente Regolamento comunale di contabilità;
si propone:
che il presente EMENDAMENTO sia inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale per la discussione e relativa votazione finalizzata alla revisione dell’intervento come più sopra riportato.
Chiedo infine che sia data adeguata pubblicità del presente EMENDAMENTO.
Lazise, 2 febbraio 2024
Il Consigliere Marco Zanoni