Il territorio di Lazise è meta ogni anno di un numero crescente di turisti.
Data la sua morfologia territoriale caratterizzata da ampi e fertili terreni leggermente digradanti a lago, un tempo esclusivamente coltivati, è divenuta il territorio ideale per lo sviluppo per il di turismo Open Air (o “extralberghiero” come viene spesso chiamato)
Grazie a questa propensione naturale e all’abilità degli imprenditori di questo settore nel coglierne le potenzialità, oggi la maggior parte della capacità ricettiva comunale – oltre l’80%- viene sviluppata in queste strutture.
Purtroppo, un dato definito di capacità ricettiva totale non si riesce a conoscerlo e pare non interessi nemmeno ai competenti uffici comunali. Sembra infatti che non esista. Fino ad ora nessuno se ne è posto il problema. Magari conoscere del numero di posti letto del Comune di Lazise aiuterebbe gli amministratori a compiere scelte più mirate alla risoluzione dei problemi che affliggono il territorio, come viabilità, parcheggi, ciclovie ec.
Mentre nel comune di Lazise si fa molta fatica ad avere dei numeri sui quali ragionare, l’ufficio regionale di statica consultabile a questo link: https://statistica.regione.veneto.it/index.jsp offre interessanti dati da per fotografare la situazione.
Nel mese di ottobre 2024 è stato pubblicato un interessante report sul turismo “Open Air” in Regione Veneto qui consultabile
Vogliamo riportare qualche interessante dato presentato nel rapporto:
Con 181 strutture ricettive open air distribuite in tutta la regione, il comparto “campeggi e villaggi turistici” del Veneto rappresenta il 6,8% dell’offerta italiana. I posti letto resi disponibili sono oltre 228mila, corrispondenti al 17,7% del totale nazionale, la quota più rilevante tra tutte le regioni. La nostra regione svetta in prima posizione anche per la movimentazione turistica generata da questo settore: nel 2023 si contano oltre 3 milioni di arrivi, cioè di turisti pernottanti, per un totale di oltre 20 milioni di presenze, termine con cui si indicano i pernottamenti effettuati. Tali cifre rappresentano dei record storici, raggiunti grazie alla repentina crescita del 2023 (+9,1% arrivi e +6,5% presenze), dovuta soprattutto alla componente estera.
I comprensori turistici in cui l’incidenza è maggiore sono il mare e il lago, dove campeggi e villaggi turistici contano da soli circa la metà delle presenze registrate in un anno.
La domanda open air caratterizza tutto il Veneto, ma con una particolare concentrazione nelle località balneari e lacuali, tanto che la città metropolitana di Venezia e la provincia di Verona registrano nel 2023 rispettivamente il 58,2% ed il 35,3% delle presenze del settore. Sul lago di Garda i primi 3 comuni maggiormente coinvolti in termini di posti letto offerti (stimati in base alle piazzole) sono Lazise, Peschiera e Bardolino.
Qui, come in molti altri comuni scaligeri, il 2023 ha rappresentato un anno di record storici in quanto a presenze “Open Air” registrate, superando anche le cifre pre-pandemiche.
In Veneto, le unità locali open air attive nel 2021 impiegano complessivamente 2.113 addetti, di cui il 29% nei villaggi e il 71% nei campeggi. Prevale la piccola dimensione, ossia unità con meno di 10 addetti (74,4%), però sono le strutture con più di 25 addetti a raccogliere quasi la metà dei lavoratori (49,3%).
Il fatturato complessivo nel 2021 è di 457 milioni di euro e il valore aggiunto prodotto di 248 milioni. Sono le strutture più grandi a contribuire per il 56% del valore aggiunto totale, mentre le medie ne producono il 28%. Complessivamente, sul territorio regionale, l’open air impiega l’8% degli addetti delle unità imprenditoriali che offrono alloggio, ma contemporaneamente produce un volume d’affari importante: 18% del fatturato e 22% del valore aggiunto dell’intero settore “attività di servizi di alloggio” nel 2021.
In questo quadro economico, fondamentale è il comportamento di spesa del turista straniero, che copre l’80,4% delle presenze. Lo straniero che soggiorna in una struttura open air, nel 2023, spende mediamente 74€ al giorno per soddisfare tutte le sue necessità: il 40% della spesa è dedicata all’alloggio, il 26,6% per ristoranti e bar, il 17,8% per acquistare souvenir, abbigliamento, cibi e bevande e altri prodotti per uso personale, il 13,8% lo riserva per muoversi nel territorio visitato, e infine l’1,8% per altri servizi (assistere a spettacoli,visitare musei, partecipare a visite guidate, ecc.).
Qualche considerazione alla luce anche di questi dati possiamo certamente esprimerla. Il settore gode di ottima salute e le imprese stanno crescendo in maniera costante guadagnando fette di mercato importante. Negli ultimi 10 – 15 anni i campeggi hanno mutato forma alla adeguandosi alle richieste dei propri clienti adottando in maniera massiva mobil home, potendo così offrire servizi “alberghieri”. Quindi la trasformazione da semplice camping a villaggio turistico è stata una delle chiavi di successo di queste iniziative imprenditoriali.
Alla luce dell’analisi della spesa media pro capite (SALVO ERRORI GROSSOLANI) e del fatto queste strutture ospitano al loro interno ristoranti, bar negozi di souvernir e minimarket possiamo dire che il cliente del campeggio preferisce consumare all’interno della struttura buona parte del proprio budget contribuendo in maniera minore all’indotto esterno alla struttura rispetto a un albergo o a un bed and breakfast.
Chiaramente la capacità ricettiva delle strutture open air di Lazise è molto importante e conseguentemente impattante sul territorio infatti ci sono campeggi che mediamente possono ospitare da 1000 a oltre 6000 persone.
Da parte delle varie amministrazioni Comunali c’è stato da sempre un “timore reverenziale” nel voler adeguare l’Imposta di soggiorno ferma dal 2013, anno della sua introduzione.
Ribadiamo il concetto: visto l’enorme successo di queste strutture e grazie alla grande capacità imprenditoriale dimostrata dai proprietari l’adeguamento di 0,5 euro della Imposta di Soggiorno non sarebbe un fattore rilevante nella scelta per la destinazione. Anche con questo adeguamento, Lazise rimarrebbe comunque il Comune con l’Imposta di soggiorno più economica del lago di Garda. Grazie a questa Imposta, che ricordiamo viene pagata dal turista, il Comune potrà avviare importanti iniziative di miglioramento della qualità del territorio a beneficio sia dei nostri futuri ospiti e sia a beneficio dei nostri concittadini.