Ambiente - Territorio, Turismo - Commercio - Servizi, Urbanistica - Edilizia - Viabilità|

Storie di testardaggine, arroganza e inadeguatezza

La manutenzione straordinaria del porto di Pacengo

Siamo alla fine di una vicenda?  Forse non ancora…

Ci riferiamo alla vicenda della manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo. Più che lavori fino a questo momento abbiamo dovuto registrare solo annunci e molti documenti che escono dall’ufficio Lavori Pubblici del Comune di Lazise.

Con la Delibera di Giunta n° 225 del 20-09-2024 e le conseguenti Determine di spesa 335 del 30-09-2024, la questione del dragaggio del porto di Pacengo sembra aver trovato una svolta. 

Per chi non fosse a conoscenza della questione proviamo a riassumere i fatti.

Il Porto di Pacengo è da anni in stato di abbandono, la cronica mancanza di manutenzione ne ha compromesso il funzionamento. Tutto questo è dettagliatamente documentato nei carteggi comunali.

Le responsabilità si possono attribuire alla Regione Veneto che ne avrebbe dovuto gestire il funzionamento e al Comune che avrebbe dovuto avere più attenzione.

Entrambi gli enti hanno mancato al proprio dovere in questi anni, facendo diventare il porto un contenitore di fanghi melmosi e un coacervo disordinato di piccoli pontili posati alla bene-meglio e privi di qualsiasi autorizzazione. Una specie di Far West, dove chiunque poteva fare qualsiasi cosa in virtù di una impunità palese. Queste strutture hanno deturpato in maniera evidente l’estetica per ricercare una accessibilità ai natanti.

Finalmente il 30.12.2021 con Delibera di Giunta 263 l’amministrazione, guidata dal Sindaco Sebastiano, approva lo studio di fattibilità redatto dall’ Architetto Zigiotto di Arona per sistemare il Porto.

Studio di fattibilità dell’intervento di “Sistemazione di parte dell’area interportuale di Pacengo e Lazise” – Approvazione

Nella delibera (nella quale è riportato tutto l’iter che ha avuto inizio nel 2019) sono allegati documenti, prospetti e un’interessante relazione sullo stato attuale e sulla proposta di progettuale per il rimodernamento del Porto di Pacengo.

Inizialmente erano stati stanziati 300.000 Euro per le sole opere di dragaggio. Successivamente, viste le criticità emerse si è ritenuto di mettere mano in maniera più incisiva per riqualificare tutta l’area portuale.

Nello studio di fattibilità vengono elencate una serie di opere, come la sistemazione delle dighe foranee (le roste), il rifacimento del vetusto e inefficiente impianto di illuminazione, la posa di pontili galleggianti per l’approdo in sicurezza delle barche ed eliminazione degli inguardabili e insicuri pontili  posti  dai diportisti, passerelle per l’accessibilità a persone con ridotta mobilità ai natanti ed infine per la rimozione della melma sul fondale del porto che ne comprometteva in maniera importante la fruibilità. 

Un bel progetto, teso ad ammodernare in maniera definitiva il Porto.

I lavori però non partono, perché l’iter procedurale si allunga. L’ufficio Lavori Pubblici del Comune affida numerosi incarichi e solamente il 22.11.2022 affida l’incarico di analisi dei fanghi di dragaggio, le cui risultanze pervengono il 03.03.2023. 

L’amministrazione Sebastiano viene sostituita da quella guidata dal Sindaco Bergamini il 14.05.2023.

Dalle analisi di laboratorio, i fanghi del Porto vengono classificati come “rifiuti speciali non pericolosi”.  Questi fanghi vengono normalmente dispersi a lago. Anche l’Arpav Veneto – Ente responsabile per le tematiche ambientali – prevede questa possibilità.

Nel rapporto di analisi redatto per il Comune dal laboratorio specializzato TLAB vengono rilevate concentrazioni di idrocarburi più alte del normale, frutto dei mancati dragaggi negli anni passati che ne hanno favorito la sedimentazione.

Su consiglio del Geometra Zanini responsabile dei Lavori Pubblici del Comune e con l’avallo degli amministratori, si decide invece di non disperdere i fanghi a lago e di trovare un’altra soluzione. Iniziano quindi una serie di incontri e di convocazioni di tavoli tecnici per evitare la scelta di conferire i fanghi a lago.

Da tutte queste riunioni emerge l’ipotesi di costruire un palancolato in acciaio che avrebbe dovuto fungere da recinto – dentro il porto – per stoccare i fanghi che da questo momento, negli atti comunali, vengono definiti, non si sa perché, “INQUINANTI”. 

Il 7.11.2023 viene organizzata dall’amministrazione Bergamini una serata di presentazione sulle tematiche portuali.

Serata informativa Concessionari Posti Barca Lazise e Pacengo
L’amministrazione comunale desidera incontrare i concessionari dei posti barca del Porto Vecchio, del Porto Nuovo di Lazise e del Porto di Pacengo.
Il 7 novembre alle ore 20.30 è stato indetto un incontro presso la Dogana Venete di Lazise.
Nel corso dell’incontro verranno trattati i seguenti punti:
Pianificazione sicurezza porti
Presentazione progetto Porto di Pacengo
Varie ed eventuali
Vi aspettiamo
  

Alla riunione partecipano le forze dell’ordine e i rappresentanti della maggioranza, i responsabili degli uffici Lavori Pubblici e Demanio e l’architetto Zigiotto, progettista dell’intervento. Tavolata piena di autorità ed esperti.

Durante la serata viene illustrato il progetto del Porto di Pacengo dall’Assessore Silvia Modena che rassicura i presenti circa l’inizio dei lavori previsto per la fine estate 2024. L’Architetto Ziggiotto (progettista dell’intervento approvato dalla Giunta Sebastiano ma superato dalla Giunta Bergamini) si limita ad un fugace ed imbarazzato intervento con il quale presenta un progetto diverso da quello illustrato dall’Assessore Modena, dopo di che si congeda e abbandona la sala. Vengono anche mostrati Rendering di progetto che c’entrano poco o nulla in quanto afferenti ad un progetto oramai superato. 

Il 28.11.2023 con Delibera del Consiglio Comunale n° 71 viene approvato il Programma triennale delle opere pubbliche che prevede la Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo così come definita nella Delibera di Giunta n° 194 del 28.08.2024.

LAZISE CIVICA esprime voto contrario alla delibera, motivandolo per iscritto dettagliatamente. 

La decisione è comunque presa e l’Ufficio lavori pubblici elabora uno schema di intervento per la posa di un palancolato e conseguente dragaggio per un costo preventivato di 1.065.000 euro.

Tutto questo viene fatto in tempi molto stretti probabilmente per poter accedere al finanziamento di Regione Veneto di  Euro 448.785,89.

Tale finanziamento viene concesso a fronte di un impegno di spesa da parte del Comune di Lazise di Euro 134.635,77.

Va detto che la progettazione di massima risultava alquanto superficiale e molto approssimativa, come i conteggi in essa contenuti. L’impressione era quella di dover far tornare i conti per poter accedere al finanziamento. 

Facciamo notare che questo intervento, secondo la procedura amministrativa più volte richiamata dal sindaco Bergamini, non avrebbe potuto essere inserito nel Bilancio Triennale delle Opere Pubbliche, poiché carente di una progettazione adeguata. Evidentemente questa motivazione torna utile solo per bocciare emendamenti scomodi fatti dalla minoranza, come nel caso dell’emendamento dei bagni pubblici fatto da LAZISE CIVICA.

Inoltre va ricordato che il progetto delle palancole non considerava in alcun modo la posa di solai a completamento dell’intervento, non citava minimamente la sistemazione dell’impianto di illuminazione e molti altri lavori prospettati nel progetto Ziggiotto. Tutte queste tematiche e perplessità sono state pubblicamente esposte da LAZISE CIVICA in sede di consiglio comunale e sempre cassate con malcelata ironia soprattutto da parte dell’Assessore “competente”.

Vale la pena di ricordare che in sede di discussione consigliare il Sindaco ha indicato la soluzione delle palancole Cor-ten per rendere l’opera più “trendy” e meno impattante. Spieghiamo che l’acciaio cor-ten, è una particolare lega di acciaio dal colore bruno-rossastro.  Ipotesi che conferma la volontà di procedere con questa opera.

Nella stessa occasione l’assessore di riferimento, Arch. Silvia Modena, si era quasi scandalizzata all’ipotesi di smaltire i fanghi a lago, definendo la soluzione adottata come “scelta etica”. La stessa formulava la suggestione di persone con valigie piene di fango che girano lungo il lago per poi svuotarle in mezzo alle acque limpide del Benaco.

Il 22.12.2023 l’architetto Ziggiotto (redattore del Progetto del 2021) comunica all’amministrazione di non avere le competenze adeguate per progettare il “palancolato”.

In ogni caso il geometra Zanini, già il 13.12.2023 aveva richiesto un preventivo all’ ingegnere Prinzivalli, per la nuova progettazione dell’opera che gli viene assegnata con Determina LLPP n° 503 del 27.12.2023

Passano i mesi e dopo aver richiesto ulteriori analisi viene affidato l’incarico per la progettazione esecutiva all’Ing. Prinzivalli con Determina LLPP n° 334 del 9.9.2024.

Il Progetto Esecutivo viene approvato con Delibera di Giunta n° 225 del 20.09.2024 e, con successiva Determina LLPP n° 365 del 30.09.2024, vengono affidati gli incarichi per appaltare i Lavori. 

A sorpresa, forse meglio dire come logico, il progettista Ing. Prinzivalli “boccia” la soluzione delle palancole e nel progetto esecutivo che è in appalto, prevede la dispersione dei fanghi a lago. 

Non è finita qui.  Si legge nel Progetto che il costo dello smaltimento dei fanghi da un ipotesi inziale di 135.000 euro (al tempo delle palancole ipotizzate da Zanini-Modena) , sale a 654.691,03 solo per il dragaggio

Cosa ci rimane di questa vicenda:

  1. Come LAZISE CIVICA abbiamo provato e riprovato con Mozioni, Interrogazioni, Voti contrari motivati per iscritto, a far presente che la soluzione con l’utilizzo delle palancole non era corretta, suggerendo la soluzione più ovvia (smaltimento dei fanghi a lago) e in ogni caso chiedendo che la soluzione venisse definita da esperti del settore e non dal Geometra del Comune con l’Architetto Assessore competente. Abbiamo ricevuto solo risposte negative fornite con spesso con arroganza e saccenza (a mascherare l’incapacità), per poi arrivare, dopo oltre un anno e mezzo, a dover dire che avevamo ragione. Non sarebbe stato meglio potersi confrontare e ragionare assieme dall’inizio?
  2. Con questo inutile intestardirsi su soluzioni chiaramente inapplicabili, la nostra comunità ha perso oltre un anno di tempo e speso inutilmente denari pubblici in progetti e riprogetti per tornare al punto di partenza: il Progetto dell’Ing. Prinzivalli di fatto è lo stesso dell’Arch Ziggiotto (ma non l’avevamo già pagato?) 
  3. Ovviamente ci auguriamo che la Manutenzione Straordinaria del Porto di Pacengo venga fatta e che i risultati possano essere disponibili al più presto. Certo la lievitazione dei costi per il (solo) dragaggio dei fanghi ci lascia perplessi, come pure il fatto che non abbiamo ancora (dopo 2 anni) iniziato a parlare di pontili di approdo, di impianto di illuminazione, della pavimentazione, dei problemi di consolidamento delle dighe foranee e della mancanza di telecamere di sicurezza (tutte cose già presenti nel progetto dell’Arch. Ziggiotto del 2021!).
  4. Una ultima considerazione volutamente (e legittimamente) un po’ polemica: forse se qualcuno della maggioranza dedicasse più tempo alla lettura delle carte, tralasciando la presenza all’ennesima sagra festa convegno etc. etc.., le cose potrebbero migliorare. Crediamo che l’atteggiamento saccente dimostrato fino a questo momento dall’amministrazione Bergamini dia risultati alquanto deludenti e poco attenti nell’utilizzo della finanza pubblica.

Comments are closed.

Close Search Window