OGGETTO: INTERROGAZIONE ai sensi dell’Art. 16 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale avente per oggetto:
“Piano Triennale delle Opere Pubbliche: << MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL PORTO DI PACENGO >>”
PREMESSA
LAZISE CIVICA al riguardo della Manutenzione Straordinaria del Porto di Pacengo, ha presentato negli scorsi mesi, una serie di documenti qui riepilogati:
- in data 28.11.2023: MOTIVAZIONE PER IL VOTO CONTRARIO – CON RISERVA- ALLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE “PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2023- 2025 – MODIFICA “. La proposta di delibera è poi stata approvata, in pari data, con voto contrario di LAZISE CIVICA.
- in data 02.02.2024: EMENDAMENTO per la “RIDEFINIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE: MODIFICA VOCE MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL PORTO DI PACENGO – REVISIONE PROGETTO. L’Emendamento è stato trattato nella riunione di Consiglio del 08.02.2024 e non è stato approvato in forza dei 3 pareri tecnici rilasciati dagli uffici e non consegnati preventivamente, come invece previsto, ai redattori dell’emendamento.
Al proposito dei pareri tecnici si ritiene necessario, non avendo avuto la possibilità di farlo nel corso della seduta del Consiglio del 08.02.2024 in quanto detti documenti ci sono stati consegnati solamente il girono dopo lo svolgimento del Consiglio, precisare quando segue:
Documento Prot. 3305 del 5.2.2024 rilasciato da “UFFICIO TECNICO LLPP Paesaggistica, Espropri, Tutela Ambientale – Demanio Lacuale “ a firma Geom. Giuseppe Zanini
La considerazione espressa al punto 1 chiarisce la genesi della motivazione che ha portato il Comune alla scelta di individuare nelle “palancole” la migliore soluzione per la manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo.
Pare a questo punto necessario ricordare che la decisione di intervenire per la manutenzione del porto di Pacengo è intervenuta nel 2021:
- Con DG n° 116 del 10.06.2021 nella quale si dava atto che l’intervento era già stato inserito nel Piano delle Opere Pubbliche 2020 e veniva stimata – dall’Ufficio LLPP – la spesa in 300.000 euro.
- Con Determina n° 222 del 8.8.2021 dell’Ufficio LLPP, poi, veniva incaricato l’Arch. Mario Ziggiotto per la stesura dello Studio di Fattibilità tecnico- economica per la sistemazione dell’area interportuale di Pacengo e Lazise, per un importo complessivo di 6.344,00 euro.
- Con DG n° 263 del 30.12.2021 veniva poi approvato lo Studio di Fattibilità dell’intervento, presentato dall’Arch. Ziggiotto per un importo di 1.594.000 euro complessivi, approvando la realizzazione del primo stralcio per 300.000 euro con contemporanea richiesta alla Giunta regionale per la devoluzione per intero del canone di concessione demaniale per il recupero dell’investimento.
- Con Determina n° 390 del 28.02.2022 dell’Ufficio LLPP veniva incaricata la ditta Surveying Sistems di Ravenna per la realizzazione dei rilievi batimetrici per euro 5.000,00 complessivi.
- Con Determina n° 134 del 4.05.2022 dell’Ufficio LLPP viene affidata la realizzazione del progetto esecutivo all’Arch. Ziggiotto per 38.064,00 Euro
- Con Determina n° 224 del 20.07.2022 dell’Ufficio LLPP viene poi affidato l’incarico per il Coordinamento della Sicurezza per l’intervento relativo al primo stralcio della manutenzione straordinaria del porto di Pacengo all’Arch. Salà per l’importo complessivo di 11.419,20 euro
- Con Determina n° 369 del 22.11.2022 dell’Ufficio LLPP viene poi affidato alla ditta TLAB di Verona l’incarico per l’analisi e campionamento dei fondali per un importo di 10.370,00 euro
A questo punto, con un progetto di fattibilità approvato dalla Giunta e con un incarico di progettazione esecutiva già affidato per la realizzazione di un intervento ben definito (che non prevedeva palancole), visto l’insorgere della tematica relativa allo smaltimento dei fanghi di risulta dalle operazioni di dragaggio, il Comune ha inoltrato:
- In data 16.03.2023 Prot. 8401 una lettera alla Regione Veneto avente per oggetto: “Segnalazione situazione del Porto di Pacengo – Livello del Lago – Dragaggio”, con la quale viene presentata una relazione stilata dall’Ufficio LLPP che illustrava la situazione e produceva un conteggio per il costo relativo alle operazioni di dragaggio e smaltimento per 10.000 metri cubi, che assommava a 6.400.000 euro, chiedendo al contempo alla Regione di assumersi l’onere tecnico economico delle operazioni.
A questo proposito è necessario ricordare che le preventivazioni economiche sono state fatte:
- computando 10.000 metri cubi (anziché 4.000)
- sulla base di indagine generale e senza richiesta di preventivi.
Dalla documentazione fornita con l’istanza di accesso agli atti, poi si è potuto evidenziare come, a seguito della Segnalazione alla Regione del 16.03.2023 di cui sopra è cenno, si sia tenuto un “tavolo tecnico” presso il Genio Civile di Verona ove hanno partecipato l’Ispettorato di Porto di Verona, la Direzione Infrastrutture della Regione, il Genio Civile, l’Arpav di Verona e Padova. Non si conosce la data di questo incontro né la verbalizzazione dello stesso, ma solamente la sintesi che il responsabile dell’Ufficio LLPP del Comune ha fatto nella nota Prot. 36802 del 14.12.2023 ove si legge:
Da tale riunione sono emerse varie ipotesi:
- Trattandosi di fanghi da dragaggio in area portuale, la normativa “consente” lo smaltimento a lago;
- altra soluzione prospettata, anche di concerto con il dirigente del Genio Civile, quella di “compartimentare” i fanghi nei moli previo posizionamento di palancolate o strutture similari con il possibile contestuale “beneficio” di rinforzare anche la “struttura” dei moli stessi;
- la soluzione più estrema, per l’incidenza dei costi, è risultata lo smaltimento in discarica.
Vale la pena di precisare che non risultano indicazioni puntuali da parte di nessun Ente competente circa la obbligatorietà di ricorrere alla soluzione che preveda l’impiego di palancole, mentre invece una delle 3 soluzioni riportate precisa che la normativa consente (non servono le virgolette) lo smaltimento a lago dei fanghi.
Dopo questo incontro cambia tutto.
Cambia l’amministrazione comunale a seguito delle elezioni del 14 Maggio 2024.
Il progetto di fattibilità approvato dalla Giunta (e presumibilmente pagato dal Comune) viene accantonato senza un atto che ne dichiari il superamento e ne giustifichi l’inutilità della spesa.
Con Delibera GC n° 194 del 28.08.2024 viene approvata – con voto contrario di Lazise Civica – la Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo:
- Viene dato atto che deve essere elaborata una (nuova ndr) progettazione esecutiva dell’intervento per la quale necessita individuare un idoneo finanziamento anche solo per una parte iniziale dell’intervento
- Viene deciso l’impiego delle palancole
- Viene deciso di stoccare i sedimenti classificati come “inquinanti non pericolosi” (in realtà il termine “inquinante” appare – in maniera fuorviante – solamente nel testo della delibera di giunta e non nella relazione della ditta specializzata nell’analisi dei fanghi che li definisce “speciali – non pericolosi”) all’interno del porto allargando la banchina di circa 3 metri.
- Viene dato atto di una elaborazione preliminare con la quale è stato definito il seguente intervento di dragaggio e messa in sicurezza del Porto di Pacengo che prevede la realizzazione della fornitura e posa di palancole lungo il lato interno del porto in corrispondenza dell’attuale scogliera. Questa elaborazione progettuale è stata redatta dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune, non dall’Arch. Ziggiotto fino ad allora incaricato, né da altri tecnici specializzati.
- La decisione tecnica di prevedere l’utilizzo delle palancole e stoccaggio fanghi di risulta, pare attribuirsi – per quanto riguarda il Comune di Lazise – in via esclusiva agli Uffici del Comune.
- La quantità dei fanghi di risulta del dragaggio che viene computata in questo nuovo elaborato progettuale è di 4.000 metri cubi e non di 10.000 come prospettato alla Regione.
- L’importo per la realizzazione delle sole palancole e del lavoro di drenaggio e stoccaggio dei fanghi nell’intercapedine tra le palancole e il molo viene quantificato in 1.065.000. Non sono quantificati i lavori per sistemazione della pavimentazione, illuminazione etc.. etc…
- Viene dato atto di uno specifico finanziamento regionale per la realizzazione di queste prime fasi della manutenzione del porto di Pacengo.
Il 7.11.2023 il Comune realizza una serata informativa per illustrare, tra gli altri argomenti, la presentazione del progetto per il porto di Pacengo. Presente alla serata il progettista arch. Ziggiotto che, visibilmente imbarazzato, illustra un progetto – non suo ma che di fatto non esiste – dovendosi far riferimento alla Elaborazione progettuale redatta dal Geometra Zanini che prevede le palancole.
Vengono mostrate slide del progetto dell’Arch. Ziggiotto, come detto, abbandonato dall’Amministrazione, facendo credere ai presenti che l’iter progettuale sia cosa già fatta. In realtà il progettista, dopo aver illustrato la documentazione si congeda velocemente, forse per non dover rispondere a domande “imbarazzanti” su un progetto non suo. L’ipotesi illustrata nella serata proposta dall’amministrazione è quella dell’Ufficio lavori pubblici, di cui esiste esclusivamente un breve schema di spese e un disegno molto vago allegato alla delibera n. 194 del 28-08-2023.
Il 28.11.2023 con DCC n° 71 viene approvato il Programma triennale delle opere pubbliche che prevede la Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo così come definita nella DG n° 194 del 28.08.2024.
Lazise Civica esprime voto contrario alla delibera, motivandola per iscritto con documento che si intende qui integralmente richiamato.
Il 27.12.2023 con Determina Ufficio LLPP n° 503 viene incaricato l’Ing. Prinzivalli per la progettazione di fattibilità tecnico economica per i lavori di “Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo – Opere di Dragaggio e messa in sicurezza della banchine” per un importo di 43.139,20 Euro. In questa determina si evidenzia:
- I fanghi di risulta continuano ad essere definiti in modo non corretto come “inquinanti – non pericolosi” invece che “speciali – non pericolosi”
- Viene richiesto al progettista di redigere lo studio di fattibilità specificatamente per l’ipotesi individuata tecnicamente dagli Uffici Comunali, che prevede le palancole e lo stoccaggio dei fanghi nel porto.
- Che l’Arch. Ziggiotto con nota del 22.12.2023 prot. 37858 ha evidenziato che le tipologie di intervento previste (dagli uffici comunali ndr) risultano troppo specializzate per la propria competenza ed esperienza professionale e che lo stesso consiglia di incaricare professionista specializzato.
- Che il preventivo all’Ing. Prinzivalli era stato richiesto il 13.12.2023 (precedentemente alla rinuncia dell’Arch. Ziggiotto)
Tutto quanto sopra premesso, sempre in riferimento al punto n° 1 delle considerazioni presenti nel Parere tecnico rilasciato a firma Geom. Zanini, si evidenzia che l’ipotesi progettuale delle palancole “è stata valutata” in riunione effettuata con gli enti preposti, ma non è stata richiesta dagli enti preposti che pure avevano elencato come percorribili altre due soluzioni.
Nel punto 2 delle considerazioni viene dato atto che la soluzione delle palancole è stata valutata come percorribile e preferibile (non viene specificato da chi) a quella dello smaltimento a lago anche se la norma ne consente (non consentirebbe) lo smaltimento in acque aperte.
La considerazione del punto 3 denota la non comprensione del testo dell’emendamento nel quale si era evidenziata l’ipotesi teorica dell’esistenza nel porto vecchio di Lazise dello stesso problema del porto di Pacengo chiedendo quale avrebbe potuto essere la soluzione;
La considerazione espressa al punto 4 non rileva.
La considerazione al punto 5 non è chiara, non venendo indicato a quale codice si fa riferimento. Al riguardo pare opportuno ricordare che il finanziamento delle opere di manutenzione dei porti, spetta in ogni caso alla Regione per legge.
La considerazione del punto 6 non è chiara, in particolare non si comprende con chi verrà valutato di condividere la progettazione.
Il Parere tecnico rilasciato dal competente Ufficio LLPP, in definitiva, al di là delle considerazioni che sopra abbiamo sinteticamente analizzato mettendone in evidenza le caratteristiche, si esprime nel merito nella sola ultima riga dove viene indicato:
“Ritengo pertanto al momento l’emendamento non approvabile risultando in parte inapplicabile”.
Ora: quale è la parte inapplicabile?
Considerato che l’emendamento non ha avanzato alcuna proposta alternativa rispetto alla progettazione con l’impiego delle palancole, ma ha esclusivamente evidenziato una serie di argomentazioni tese a riconsiderare la scelta progettuale in modo da addivenire ad una diversa ipotesi di realizzazione, ci si chiede: cosa è che risulta inapplicabile?
SI evidenzia che le soluzioni ipotizzate erano 3:
- smaltimento a lago
- compartimentazione con Palancole
- smaltimento in discarica
alle quali potrebbero essere aggiunte:
- compartimentazione in altra sede
- conferimento in sito con materiali a più alta concentrazione
Documento Prot. 3319 del 5.2.2024 rilasciato da “Il responsabile del servizio Rossetto dott. Paolo“
Nel documento citato viene espresso parere favorevole all’adozione dell’Emendamento proposto da LAZISE CIVICA
Documento rilasciato da Organo di revisione economico – finanziaria ; Verbale n° 7 del 8.2.2024 Oggetto : parere sulla proposta di emendamento al Bilancio di Previsione 2024-2026 a firma Il revisore unico dei conti Rag. Simone Galeotto
Il giudizio rilasciato a questo parere è riassunto nell’ultima riga allorquando viene riportato: PARERE NON FAVOREVOLE, per quanto di competenza.
Va evidenziato come le motivazioni più sopra nel documento evidenziate, non entrino nel merito né tecnico, né contabile, ma si limitino a motivare il parere negativo evidenziando come altri soggetti (l’Uff. LLPP ndr) avevano in precedenza espresso parere negativo.
Ciò fa presupporre che nel caso gli altri soggetti avessero espresso parere positivo, anche questo parere lo sarebbe stato.
In ogni caso non si rileva alcuna motivazione alla negatività del parere se non, come detto, che altri avevano rilasciato parere negativo.
STATO DELL’ARTE
Con Delibera di Giunta n° 194 del 28.08.2023 avente per oggetto:
“Manutenzione straordinaria del porto di Pacengo – formalizzazione impegni dell’amministrazione al fine della formalizzazione istanza di contributo preliminare alla regione veneto ai sensi della dgr 839/2023.”
È stato approvato lo studio preliminare per la sistemazione del Porto di Pacengo e approvato il relativo Quadro economico di spesa.
Con Delibera di Consiglio Comunale n° 65 del 28.11.2023 è stato successivamente approvato (con il voto contrario – motivato per iscritto – di Lazise Civica) il Programma triennale delle opere pubbliche 2023-2024-2025 che prevedeva tra le altre opere, la “Manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo – Dragaggio e Bonifica – 1° Intervento“ per l’importo di 1.065.000,00 a valere sull’annualità 2023.
Tale intervento è stato deliberato in assenza di un progetto ma solamente con la definizione di un (sommario) “quadro economico” redatto dagli uffici comunali ed una generica planimetria del Porto.
Con Determina dell’Unità Organizzativa Lavori Pubblici del Comune n° 503 del 27.12.2023 redatta dal Geom. Zanini è stato determinato di affidare -direttamente- l’incarico professionale all’Ing. Prinzivalli per la “Progettazione tecnico economica dei lavori di <<Manutenzione straordinaria del porto di Pacengo opere di dragaggio e messa in sicurezza delle banchine>> per un importo di 43.139,20 Euro.
- Questo incarico, ovviamente, è stato conferito perché non esiste un progetto redatto da un esperto competente in sistemazione dei Porti che preveda il “palancolato” e, nonostante ciò, è stato già definita la tipologia dell’intervento che sarà realizzato. E’ stato, quindi, incaricato un professionista di redigere un progetto: NON per individuare la migliore soluzione da effettuare, ma per realizzare quello che qualcuno (?) ha ritenuto essere la soluzione migliore.
- Si intendono in questa sede richiamate integralmente tutte le motivazioni che Lazise Civica aveva fornito -per iscritto- in occasione del voto contrario alla Delibera di Consiglio Comunale n° 65 del 28.11.2023 che approvava il Piano Triennale delle Opere ove era inserito questo intervento.
- Si ricorda in sintesi che l’intervento – per come ora è stato pensato (e non ancora progettato) – prevede il dragaggio dei fanghi del porto per poi stoccarli in una intercapedine che deve essere realizzata con delle “palancole in ferro” tra l’attuale molo del porto e l’interno del porto stesso.
- La cifra di 1.065.000,00 si riferisce al solo importo per il dragaggio, la realizzazione delle palancole e l’immissione dei fanghi nell’intercapedine. Infatti – opportunamente – nel testo del Piano delle opere 2024-2025-2026 dove è inserita la voce in questione ripresa dal Piano 2023-2024-2025, la dicitura riporta “1° Intervento”. Perché ovviamente fatto quell’intervento si deve ancora iniziare a sistemare il Porto.
Con Determina dell’Unità Organizzativa Lavori Pubblici del Comune n° 508 del 28.12.2023 redatta dal Geom. Zanini è stato determinato di affidare -direttamente- l’incarico professionale alla Ditta DE Naro Marco per il servizio di supporto amministrativo specialistico per l’ufficio Demanio Lacuale per l’importo di 13.725,00 Euro.
Con Determina dell’Unità Organizzativa Lavori Pubblici del Comune n° 214 del 30.05.2024 redatta dal Geom. Zanini è stato determinato di affidare alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige l’analisi per la verifica delle presenza / assenza della Dreissena Bugensis ( specie aliena) per l’importo di 2.440,00 Euro.
Giova precisare che in base ai documenti ricevuti dagli uffici competenti a seguito della richiesta di Accesso agli atti elevata da Lazise Civica, abbiamo appreso:
- Non esiste un preventivo economico specifico per lo smaltimento dei fanghi in discarica, contrariamente a quanto era stato dichiarato circa un costo superiore ai 6 milioni di euro.
- Il parere rilasciato dal laboratorio competente incaricato dell’esame dei fanghi (T-LAB “Parere ed Interpretazioni caratterizzazione del Rifiuto” il 3 Marzo 2023 n° 2231622/3/4), li classifica come RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO mentre invece tale dicitura, nella delibera di approvazione dell’intervento ed in tutti gli atti deliberati, “diventa” RIFIUTO INQUINANTE (SIC!).
Con RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO si intendono tutti quei rifiuti che non contengono sostanze nocive, pericolose o infette per l’ambiente e dunque non rappresentano un concreto pericolo per l’ecosistema
- L’ARPAV che è l’Ente competente in materia di rifiuti, ha specificato che lo smaltimento dei fanghi derivanti dal dragaggio nel lago è consentito a termini di legge.
Ferma restando la conferma della priorità da assegnare all’intervento di manutenzione straordinaria del Porto di Pacengo, LAZISE CIVICA ha più volte richiesto che venisse riesaminata la tipologia di intervento, facendo individuare la migliore ipotesi di soluzione da tecnici specializzati nella manutenzione dei porti in modo da realizzare un intervento corretto, economico ed efficiente.
INTERROGAZIONE
La presente INTERROGAZIONE, per la quale si richiede la trattazione e la risposta nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale – anche attraverso specifica relazione da parte dei funzionari comunali coinvolti – è rivolta a conoscere:
- lo stato di avanzamento dei lavori;
- la possibilità che la tipologia di intervento rispetto a quella attualmente approvata, possa essere rivista e migliorata anche in base alle osservazioni fin qui svolte da Lazise Civica;
- le tempistiche (quantomeno indicative ) di inizio e di fine lavori;
- il costo complessivo dell’opera;
- il valore del contributo regionale a supporto della realizzazione dell’opera;
- la verifica del rispetto delle tempistiche previste per l’ottenimento del contributo Regionale;
Chiedo che la presente INTERROGAZIONE sia inserita nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale per l’illustrazione della risposta ed eventuale discussione.
PARERI TECNICI: